CBT, una psicoterapia supportata dal riscontro scientifico
La Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) fonda il proprio modello su…
La Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) si fonda su un modello che postula l’esistenza di una complessa relazione tra emozioni, comportamenti e pensieri.
Essa ipotizza che le reazioni delle persone dipendano dalla loro percezione degli eventi: non è la situazione in sé a determinare ciò che le persone provano e fanno, ma piuttosto il modo in cui esse interpretano l’esperienza stessa.
Riconoscere e, talvolta, cambiare “le lenti con cui guardiamo il problema” sono le tappe nel percorso della terapia cognitiva comportamentale.
L’unico modo per risolvere un problema è attraversarlo.
Anonimo
LA CBT è una psicoterapia finalizzata a promuovere un cambiamento positivo nelle persone, per alleviare alcune forme di sofferenza emotiva e per affrontare numerosi problemi di carattere psicologico, sociale o comportamentale.
La CBT è uno dei più importanti orientamenti psicoterapeutici e rappresenta per le cure un paradigma che deriva dai modelli cognitivi e comportamentali della mente e del comportamento umano.
In psicoterapia, il lavoro è fondato sull’integrazione e la combinazione di due aree di grande importanza: quella cognitiva e quella comportamentale
Il lavoro sulla componente cognitiva si focalizza sui pensieri e le modalità di ragionamento che sono in stretta relazione con comportamenti disfunzionali ed emozioni negative, per integrarli e riorganizzarli, rendendoli più adeguati e funzionali al benessere psicologico della persona.
Il lavoro sulla componente comportamentale si focalizza sulle reazioni legate a esperienze di disagio, difficoltà, emozioni negative. Lo scopo è quello di modificarle, grazie all’apprendimento di nuove modalità di azione, affinché diventino più funzionali al benessere e alla qualità della vita della persona.
La terapia cognitivo-comportamentale:
Nell’ultimo decennio la Terapia Cognitivo Comportamentale ha avuto un notevole sviluppo. Dai presupposti storici di questo modello sono nate nuove correnti di studio, dette di Terza Generazione (come l’ACT – Acceptance e Commitment Therapy), utili applicazioni della Mindfulness.
Il panorama si sta ampliando e integrando, per offrire ai pazienti un trattamento mirato ed efficace per la cura della sofferenza psicologica.
La Acceptance and Commitment Therapy (ACT), che in italiano potrebbe essere tradotta “Terapia legata all’accettazione e all’impegno”, è un intervento psicologico e psicoterapeutico sviluppato all’interno di una cornice teorica e filosofica coerente e basato su evidenze sperimentali. Usa la mindfulness e strategie di accettazione, impegno all’azione e modificazione del comportamento, per incrementare la flessibilità psicologica e aiutare le persone a vivere diversamente la propria sofferenza psicologica.
Obiettivo dell’ACT è aiutare il paziente a scegliere di agire in modo efficace in presenza di eventi privati difficili, con comportamenti concreti e in linea con i propri valori. L’obiettivo che si prefigge questo approccio è modificare la funzione che il comportamento problematico assume per l’individuo nel contesto in cui si trova.
Le tecniche terapeutiche dell’ACT, hanno lo scopo di far sì che le esperienze private del soggetto vengano semplicemente considerate come ciò che in effetti sono (ricordi, sensazioni, pensieri…) e non come dati di fatto che controllano e determinano le azioni.
Il modello ACT, anche se di recente concettualizzazione, negli ultimi anni sta riscontrando sempre maggiore attenzione nel panorama scientifico mondiale, come dimostra il notevole incremento di pubblicazioni e di studi sull’argomento.
La Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) fonda il proprio modello su…